mercoledì 13 novembre 2013

Capitolo 4: La speranza è sempre ultima a morire

"Qualcosa dentro di me non funzionava più, sentii dentro di me un "click" che fermò per un momento il mondo intero. I colori si dissolsero e la terra battuta del mio sentiero a tratti cominciava a non distinguersi dal terreno circostante.
L'orologio che risiede dentro il mio animo si fermò, rischiai di rimanere prigioniero del tempo per sempre ed il pensiero di non sentire più il ticchettio di queste lancette mi stava terrorizzando.
Ma proprio quando le luci si spensero e l'ombra eterna cominciò a ricoprire il mio corpo, in quel preciso istante in cui si percepisce che la propria mente si sta abbandonando alla follia o, ancor peggio, si sta spegnendo, un leggera brezza dal profumo intenso ha accarezzato le mie guance, si è infilata con forza nei miei polmoni e fermò ciò che mi stava paralizzando; 
mi ha ricordato che niente e nessuno potrà mai farmi smettere di respirare, e finchè avrò ossigeno a sufficienza per sorreggermi in piedi io lotterò, anche se stanca, disidratata e ferita, prima nello spirito che nel corpo.

Io lotterò, anche se proveranno a piegarmi e a spezzarmi, urlandomi contro parole ingiuriose ed offensive, colpendomi e pugnalandomi alle spalle come codardi, giocando d'astuzia per scoprire ogni mio punto debole ed annientarmi.

Io lotterò, anche se la vita diverrà difficile, anche se sarò sola e persino il fato tenterà di incatenarmi nel caos mentale.

Io lotterò e resterò lucida, perchè so che ad ogni passo diverrò sempre più forte e inarrestabile. Riconquisterò le mie energie di un tempo e comincerò a proseguire ogni giorno sempre più veloce. 

E chi mi avrà voltato le spalle verrà soltanto per chiedermi perdono e portarmi di nuovo il loro finto rispetto, tanto è il timore che io possa vendicarmi su di loro abbattendomi come un tifone su una vecchia pianta marcia.
Ma io non glielo concederò... e tanto meno cadrò in comportamenti così sciocchi e privi di valore come la vendetta.

Io lotterò, perchè il mio unico vero nemico che più temo al mondo sono IO, ma finchè mi avrò dalla mia parte, la speranza sarà sempre ultima a morire."

Dopo queste sue parole restiamo diversi minuti in silenzio a fissare il fuoco da poco acceso, attorno al quale ci siamo accampati per passare la notte. Adesso ho finalmente capito cosa mi ha spinto quaggiù, in questo luogo dimenticato da Dio.

martedì 12 novembre 2013

Il Vento

Soffia impetuoso il vento,
abbattendosi su ciò che c'è di buono e di cattivo sulla terra,
estirpando le erbe cattive, 
trascinando con sè i semi 
che nei campi attendevano il loro risveglio.

Soffia impetuoso il vento,
agitando i mari e innervosendo i fiumi, 
gelando gli animi più ambiziosi 
e spegnendo le deboli speranze. 
Resta il silenzio.

Soffia impetuoso il vento,
ma una pianticella, in mezzo al nulla rimasto, 
di piegarsi non vuol saperne. 
Ma il vento non vuol arrendersi. 
Cosi per una notte intera prova a piegarla alla sua volontá, 
abbattendosi su di essa da ogni lato. 
La mattina seguente resta il silenzio 
ed una pianticella in mezzo al nulla. 

Ciò che il vento non sapeva è che,
nonostante le giovani radici, 
questa pianta si nutriva dell'amore di qualcuno, 
di un amore così forte e sincero 
che non avrebbe mai potuto esser sradicata. 
E quando la propria motivazione parte dall'amore, 
nulla può esser abbattuto, 
ma si ergerá sempre trionfante alla luce di un sorriso.