sabato 25 gennaio 2014

Il silenzio perduto

Mi ero scordato di quanto bello fosse andare al lavoro di prima mattina con lo scooter... quando c'è nebbia. Passi 3/4 del tempo ad asciugarti la visiera del casco coi guanti, giusto per garantirti un minimo di visibilità che già è ridotta di suo.

Però stamattina, una volta parcheggiato, ho provato una bellissima sensazione. C'era uno strano silenzio per le vie della città, tutto era fermo, fatta eccezione per quei pochi passanti che la rendevano viva, e l'aria era fresca; vi era una profonda pace in ogni cosa. 
Poi alzo lo sguardo verso il cielo e mi accorgo che un azzurro chiaro si stava espandendo nel buio della notte. 
Forse le giornate si stanno allungando e non mi importa se in questi giorni le temperature siano scese, mi basta sapere che fra due mesi è primavera e che questo inverno è perfetto così com'è.

giovedì 23 gennaio 2014

A volte occorre scendere dal treno...

L'inizio di questo nuovo anno non è stato dei migliori, lo stop forzato dall'influenza ha fatto si che potessi rallentare drasticamente, smontare da un treno lanciato a folle velocità e procedere contro la mia volontà a passo d'uomo. Mi mancava.
Avevo bisogno di fare una cosa simile per rendermi conto che c'era qualcosa nel mio viaggio che mi stava sfuggendo. Non tutto era al suo posto e molti punti della lista "cose da sistemare" non avevano ancora una spunta.
Inoltre questo stop riflessivo ha fatto sì che mi rendessi conto che qualcosa dentro di me andava sistemato. Non c'era serenità nella malattia, non c'era pace, ma tormento.
Avevo la sensazione di essermi lanciato dall'alto nel vuoto e di aver appena aperto il paracadute, quando ancora non si sa dove si andrà ad atterrare di preciso e ci si sente sospesi, fra "realtà e irrealtà" (cit.).
E' stata dura recuperare la lucidità, ma andava fatto per mettere nero su bianco ciò che avevo appreso durante questa sosta.
Punto primo, ognuno di noi ha una parte negativa, oscura se vogliamo, che con l'avanzare della propria maturità, cresce proporzionalmente anche lei. Quindi, o ci lasciamo sopraffare da lei con tutte le conseguenze del caso, oppure decidiamo che forse è arrivato il momento di imparare a controllarla e gestirla, incanalandola in una qualche forma di sfogo. Ho ovviamente optato per la seconda alternativa, ho davvero bisogno di recuperare una vecchia stabilità emotiva che ormai non mi appartiene più da diverso tempo.
Punto secondo, vivere bene. Sembra una cavolata, ma non lo è. Il segreto del vivere bene, per persone che si fermano spesso a riflettere e a sognare, è il purificare i propri pensieri per renderli positivi, cosa assolutamente riconducibile al punto primo.
Punto terzo, ho deciso di non rimontare più su quel treno. E' vero che si arriva in un batter d'occhio ovunque, ma perdersi il gusto di viaggiare, non lasciando che ogni cosa abbia il suo tempo, non fa proprio per me. 
Preferisco raggiungere i miei sogni a piedi, sentire che i giorni scorrono lentamente, fra la lettura di un bel libro e una passeggiata in montagna.
Ad ogni modo quest'anno è partito anche con la sua buona dose di positività, giusto per dare un po' di equilibrio, e non parliamo assolutamente di cose di poco conto, anzi! Parliamo delle cose più importanti che fanno parte della mia vita e che, giorno dopo giorno, ho imparato a tenere strette a me. 
Parlo di voi, che siete davvero in pochi, ma che rendete ogni giorno la mia vita fantastica, perchè senza di voi non avrebbe senso vivere nemmeno un singolo attimo. Parlo dei Jamboree, delle serate passate a suonare, comporre e progettare i piani più malefici per diffondere la nostra musica a livello planetario.
Parlo dei miei migliori amici, con i quali troppo spesso mi lancio in conversazioni allucinanti (e allucinogene se vogliamo), quasi sempre causate da un consumo eccessivo di...coca cola.
Parlo di te, che da quando sei entrata a far parte della mia vita ogni cosa è cambiata in meglio ed ho trovato in te una persona sempre pronta a darmi un consiglio e la tua opinione sulle mie scelte, un'alleata di vita nella quale poter riporre tutta la mia fiducia e con cui risolvere tutte le difficoltà che incontriamo dentro e fuori di noi, sempre insieme. Noi che ci prendiamo cura l'uno dell'altra e sappiamo capirci senza alcuna difficoltà, quasi come ci conoscessimo da una vita... e proprio per questo sappiamo come prenderci e cosa passa per la testa dell'altro. 
Si. Sei davvero importante per me Gian. Ti amo.