sabato 6 aprile 2013

Memento Mori

“Memento Mori”… ricordati che si deve morire.

Dovremmo forse riordinare le cose di tanto in tanto e potremmo farlo partendo proprio dalle parole, da quelle parole che possiedono una forza immane, capaci di spaventare anche l’uomo più freddo di questa terra.

Non è forse il caso di cominciare a riordinare i nostri pensieri?
Le nostre priorità nella vita?
Distinguere i problemi reali da quelli fittizi?
Si.
Dovremmo, ma non lo facciamo ancora.

“Siamo un secondo nel tempo,
gli ultimi della fila di prede che vaga su questa terra,
dove il bene ed il male si uniscono.”

Mi torna alla mente questa strofa di una canzone a me molto cara…
Mi ricorda che nella vita il tempo è davvero poco e che esiste soltanto una cosa di cui dovremmo realmente preoccuparci; invece il modello di società mondiale che si è creato ci riempie la testa di cose inutili, svuotandoci il cuore…
ci uccide ancor prima che arrivi il nostro ultimo e gelido inverno.

Il momento che una volta ci sottraeva ogni conquista fatta nella vita terrena è diventato quello in cui finalmente ritroviamo la pace nel mondo dentro di noi. Non è forse così?

Si, e allora è il caso di riprendere la nostra consapevolezza della vita, di renderci conto che esiste una visione più globale delle cose, perché quello che vedo fare da molti non lo si può chiamare vivere, lo si può considerare un dare un peso sbagliato alle priorità sbagliate.

Riappacificarsi con se stessi, riordinare la propria vita, svuotare la testa e riempire di nuovo il cuore.
In altre parole, rinascere.

Per me è questo il significato delle parole “Memento Mori”.

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