martedì 21 maggio 2013

Piccoli passi

E' sempre così nella vita, passi i primi anni di vita ad apprendere una quantità enorme di informazioni, i primi mesi in cui svolgi un'attività a fare progressi stratosferici, i primi periodi in cui ti dedichi ad una passione a migliorare a vista d'occhio.

Mano a mano che il tempo avanza invece arriva quel giorno in cui ti svegli e ti rendi conto che ora i passetti sono davvero piccoli, si avanza con gran fatica e si può lottare anche per mesi e mesi per avanzare solamente di un centimetro...

Oggi pensavo proprio a questo ed ho capito che in realtà il motivo è abbastanza palese.
Prendiamo per esempio la pressione sonora, misurata in decibel (dB).
Per passare da 1dB a 2dB di pressione sonora basta più o meno un profondo respiro, che qualche volta non si riesce nemmeno a percepire se ad una distanza superiore ai 5 metri.
Ma per passare da 150dB a 151dB non basta aggiungere un respiro al frastuono che già c'è... i decibel più crescono e più si allontanano fra di loro, rendendo sempre più difficile alla pressione sonora passare dallo step precedente a quello successivo.


Mi sono reso conto che un sacco di cose nella vita funzionano proprio così, per questo si deve imparare al più presto a riconoscere le piccole soddisfazioni, i piccoli passi, e lo si deve imparare proprio quando la salita comincia a farsi più ripida, quando il nostro viaggio è cominciato già da diverso tempo e ci sta ponendo davanti a noi complicazioni ben diverse da quelle a cui siamo stati abituati in incipit. Ecco perchè mi sento di sconsigliare l'abituarsi alle cose, meglio riservarsi un po' di malleabilità in questa vita.

Tornando a noi, se non impariamo a vivere di piccoli traguardi e a riconoscerli nella nostra vita, i viaggi diverranno interminabili, logoranti, e la voglia di mollare la presa sarà sempre superiore a quella di continuare.

Ognuno di noi prenda ad esempio la situazione che sta vivendo e getti uno sguardo dietro di sè, su tutto il cammino affrontato fino a quel momento, partendo proprio dall'inizio. Fatto ciò torni con la mente al presente, pensando al passo che ha appena compiuto, un solo singolo passo che gli è magari costato un anno di lavoro e fatica. Ebbene sembra incredibile, ma in realtà questo passo ha decisamente più valore di tutti i passi compiuti fino a quel momento, perchè è il simbolo della nostra tenacia, non è solo progresso, ma è vera e propria crescita, la quale basta da sola per consolidare una sensazione di "aver fatto bene".

Può darsi che non sia stato un buon passo, può darsi che non sia riuscito al meglio, ma è pur sempre un passo, un movimento in avanti che non possiamo ignorare, perdendoci inutilmente in pensieri come "avrei potuto farlo meglio, so che avrei saputo farlo". E' stato fatto? Bene! Ora è già il momento di proiettarsi in avanti, di pensare al gradino successivo, in questa vita non c'è tempo a sufficienza per seguire tutti i sentieri che vorremmo, figuriamoci per ripercorrere i nostri passi!

Ad ogni modo credo che questo sia un punto cruciale con cui ognuno di noi si scontrerà prima o poi, inevitabilmente.
Ed è proprio su questo punto che si riconoscerà chi è destinato ad arrivare in cima e chi invece continuerà a vagare inutilmente ai piedi della montagna.

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