sabato 4 maggio 2013

Paura di cadere

Dopo quell'ultimo sforzo... in cui i pensieri si scollegano dal razionale per svanire, per volare chissà dove... lasciando spazio solamente alla fatica che precede il finale... è in quell'ultimo movimento che si concentra tutto. Tutto si decide in quel preciso istante. Il successo. Il fallimento. 

Senti il respiro nella testa, ogni grammo di aria è fondamentale per la riuscita. 
La vene si riempiono di sangue al ritmo impazzito del cuore.
Tutti i muscoli sono in tensione, i nervi tesi per la precisione assoluta.
L'istante in cui ogni cosa è perfetta, come l'assenza di pensiero.
Ed ecco lo slancio... le poche energie rimaste si esaurisono in un batter d'occhio, un urlo esplode per liberare l'immane dolore che si è accumulato lungo tutto il viaggio, movimento dopo movimento.

L'hai afferrato, l'appiglio, è ora nella tua mano. Lo osservi, come se per tutto il tempo fosse stata la cosa più importante della tua vita, sebbene tu fino a qualche istante prima non lo vedessi nemmeno.
Ti issi, il respiro comincia a rallentare, ti riappropri dei tuoi pensieri.
Tutto torna lentamente a posto, ma non il cuore. Lui continua a battere impazzito, le pulsazioni aumentano sempre più fuori da ogni logica, perchè una sensazione di appagamento e di soddisfazione infinita prende vita in quell'istante dentro te, per esser poi trasportata in tutti i punti del tuo corpo da insistenti scariche elettriche di adrenalina. 

Ora puoi restare sdraiato, riposare le tue membra così stanche, ma il recupero sarà estremamente veloce. Sarai finalmente in grado di percepire il vento che ti accarezza la pelle, il sole che ti scalda il cuore e di gustarti il profumo e la dolcezza dell'aria che si respira quassù... 
perchè più si sale verso l'alto, più ti renderai conto di quanto poco potevano vedere i tuoi occhi da laggiù in basso...
E sai qual è il bello, uomo?
Che arriverà un giorno in cui non avrai più nessuna paura di cadere.

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