giovedì 21 febbraio 2013

La proposta della Provincia "La settimana corta"

A Verona vogliono istituire la settimana corta nelle scuole, ovvero lezioni solamente dal lunedì al venerdì. A chi va il "merito" di questa geniale idea? A quello che in modo decisamente lusinghiero chiamiamo servizio di trasporto pubblico veronese, insomma, all'ATV. I tagli della regione non gli consentono di "mantenere" i servizi speciali per le scuole... o almeno questa è la loro giustificazione. Si perchè in effetti di entrate, a parte quelle di biglietti/abbonamenti salatissimi (un esempio? andata e ritorno da Castel D'Azzano a Verona €5,60, con l'equivalente in gasolio vado fino a Vicenza senza problemi e ne avanzo), a parte quelle delle multe per sosta negli stalli blu, a parte quelle derivanti dai loro parcheggi in centro, a parte tutte queste "misere" entrate, altre non ce ne sono. Eppure in Inghilterra ho saputo che il trasporto pubblico è sostenuto solamente dai soldi di chi acquista i biglietti e usufruisce del servizio. Magia? Si. Proprio come quella che vede un bilancio 2010 chiudere in attivo di 20.000€ e un bilancio 2011 chiudere in passivo di 3.200.000€. Eeee? E dove son finiti tutti sti soldi? Nella borsetta di Mary Poppins?? "MIGA BRUSCANSOLI!" come urlerebbe mio nonno, pace all'anima sua. 
E poi chiediamoci pure perchè la regione ha tagliato i fondi per il trasporto pubblico veronese mooolto più che non nelle altre città! 1 + 1 = 3 (?) 
Quindi, oltre ai tagli di corse dello scorso anno, oltre agli autisti dall'anima stronza, anzi stronzissima, presenti nell'organico aziendale, oltre ad autobus usciti direttamente dal dopoguerra (mi riferisco alla prima delle due mondiali, chiaro) senza riscaldamento e che inquinano più di una mototrebbia a cherosene, ci tocca pure di vedere "la settimana corta" scolastica.
Ben felici saranno gli studenti, i quali si vedranno liberare praticamente il venerdì sera. Già adesso la maggior parte di loro fa meno di un decimo di quello che dovrebbe fare, adesso che li tocca "la settimana corta" (ed "il weekend lungo") figuriamoci... Ovviamente non ce l'ho con gli studenti delle scuole medie e superiori, che poco pensano al loro futuro, ce l'ho con chi non li sa educare e disciplinare, ovvero i genitori dai metodi di educazione innovativa ("Ma si cara! Compriamogli un iPad per i suoi 12 anni, altrimenti poi si sentirà poco figo in classe! E poi viene sempre utile un iPad..." neanche fosse un manager di qualche multinazionale sto poro buteleto...) e la scuola, con professori che sempre meno hanno a cuore la loro professione e sempre più sono vittime dei già nominati genitori.
E se questo è il nostro futuro, allora siamo in una botte di ferro!
Aspetta che la riempio di birra, così almeno posso affogare cotanta tristezza nell'alcol...

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